ASILO NIDO A CASA DI MARY POPPINS

Anno: 2008-2010 | Committente: Società Cooperativa Servizi per l’Infanzia | Torino

L’atteggiamento progettuale ha messo in risalto l’importanza delle caratteristiche generali che il tema necessita al fine di garantire la buona riuscita dell’investimento.

Affidando l’incarico di bambinaia per eccellenza alla giovane Mary Poppins, si è giunti ad un integrazione generale tra il progetto ed il tema prescelto: lasciando ai più nostalgici ed alle nuove generazioni il piacere di visionare il celebre musical girato nel 1964, si prosegue con il racconto del progetto attraverso una rivisitazione del film, dove il rapporto tra i due mondi, quello reale e quello fantastico, è dominato dai linguaggi della musica, dei colori e delle emozioni.

Una lunga coda di bambinaie si forma davanti al recinto della casa degli infanti affinché possa essere accettata la prescelta. All’arrivo di Mary Poppins il vento dell’Ovest spazza via le nutrici ed i relativi ombrelli: l’androne coperto, si presta bene come luogo di sosta e di ritrovo per i clienti bisognosi di affidare il proprio bambino alla tutela quotidiana del personale qualificato interno. In questo spazio sono previsti:

  • Le aree di sbarco (interno ed esterno) dai rispettivi collegamenti verticali;
  • l’ingresso principale dei clienti e del personale facilmente individuabile per mezzo del timone in gesso (o legno) posto sopra la porta di accesso;
  • un area di sedute di attesa;
  • aree deposito delle carrozzine;
  • l’area di gioco per il baby parking adeguatamente recinta per impedire la fuoriuscita volontaria degli utenti;
  • una serie di piante poste lungo il perimetro esterno e davanti alla vetrata in corrispondenza del riposo divezzi, atte ad attutire i rumori esterni ed intrappolare fumi nocivi;
  • Una serie di ombrelli colorati vengono appesi alle capriate esistenti decorando lo spazio

Le governanti vengono ricevute dal capo famiglia all’interno della casa, accolte in prossimità della porta d’ingresso o vicino ad una scrivania in legno. Il primo compito di Mary Poppins è quello del riordino, dopo essersi tolta il soprabito e posato il suo ombrello: L’ambiente d’ingresso ha l’intento di rivelare al bambino la fase del distacco dalla famiglia rappresentata attraverso il segnale di libertà che si può cogliere fin da subito osservando la collocazione di ombrelli personalizzati risucchiati dal vento e di aquiloni sospesi in aria, ognuno dei quali viene ospitato da apposite parti modellate sulla controsoffittatura in cartongesso dove si trovano anche i corpi illuminanti delle due zone distinte.

  • Superata la porta d’ingresso è posta la zona di ricezione clienti, per mezzo dell’attrezzatura necessaria alla registrazione: si prevedono arredi essenziali che in qualche modo possano ricordare l’ambiente della casa;
  • La necessità di dividere l’area dell’asilo nido da quella per il baby parking, suggerisce di collocare i tavoli di ricezione in modo da invitare l’ingresso a sinistra all’asilo nido, e a destra al baby parking.
  • In adiacenza vengono sistemate le aree degli spogliatoi delle due utenze e del personale in modo da non trascinare eventuali sporcizie all’interno: gli arredi sono composti di armadietti e panche personalizzate attraverso immagini fumettistiche di animali presenti nel racconto;
  • In prossimità dell’ingresso, lungo la vetrata, sono previsti appositi porta-ombrelli (ad es. vasche riempite di palline colorate, o finti comignoli in serie) ;
  • Nella stessa zona ci sono un ampio pannello in stoffa, munito di comode tasche con le foto di ogni bimbo iscritto e nelle quali i genitori trovano tutte le comunicazioni personali della Direzione, e una bacheca con le norme generali di funzionamento del servizio, le attività svolte e gli avvisi.

Il mondo fantastico di Mary Poppins, con il suo ombrello, attraversa ambienti diversi permettendo la conoscenza di diversi personaggi e la possibilità di muoversi liberamente – sempre che non arrivi il capofamiglia all’ingresso di casa!: 

  • I diversi spazi dell’asilo nido (e del baby parking) sono stati pensati in modo da permettere ai bambini di riconoscere il singolo spazio, caratterizzato in maniera propria in funzione dell’attività da svolgere come ad esempio:
  • attraverso alcuni oggetti-simbolo collocati in modo strategico: tratti dal film ovviamente, non potevano mancare l’ombrello rappresentato in modo predominante dopo la sua ascesa dal cielo in mezzo alla piazza intesa come luogo d’incontro, ed anche il ballo degli spazzacamini che oltre a fungere da divisori, invitano al dinamismo e dunque a sperimentare le capacità motorie dei bambini;
  • attraverso il volume differente dello spazio in cui ci si trova;
  • attraverso i colori (presenti nelle pareti in cartongesso, nelle controsoffittature e negli arredi con i vari complementi) percepibili alla vista ed al tatto;
  • attraverso la luce ( per mezzo della quale vengono sottolineati i percorsi o sottolineate alcune scene dell’ambiente).
  • Lo spazio inteso come continuità tra gli ambienti dove possono liberamente muoversi i bambini, impedendo l’accesso alle altre parti, a servizio del personale.

 La zona del riposo dei due fratellini è collocata al piano superiore:

  • Le zone del riposo sono state pensate realizzando delle aree sopraelevate rispetto alla pavimentazione esistente, mediante pedane in legno sulle quali poggiano i futon in lana: questa soluzione permette di non avere barre anticaduta laterali che disturbano il sonno del bimbo, e possono, al momento opportuno, essere utilizzate per altre attività (come per il gioco, per il massaggio, e per la ginnastica).